il diamante di gould
“Esotico, affascinante e vivace, il Diamante di Gould è uno degli uccelli stimati più docili. Ha un temperamento calmo. Questi uccelli si distinguono soprattutto per la loro gentilezza e la socialità, non solo con i loro coetanei, ma con i loro amici”
Venne scoperto e descritto dal naturalista .John Gould nel corso dei suoi viaggi in Australia costui dedicò il nome della nuova specie alla moglie Elizabeth, da poco scomparsa La specie è diffusa in Australia settentrionale. Il loro habitat è rappresentato dalle aree calde e soleggiate con elevata umidità, con presenza di praterie ed arbustivi e di fonti di acqua dolce permanenti Misura 13-15 cm, compresa la coda. La colorazione è molto caratteristica ed appariscente
Le femmine sono riconoscibili dai maschi in quanto presentano colorazione del petto e del ventre meno brillanti, mascherina facciale meno estesa, collare azzurro meno evidente ed assenza delle due timoniere filiformi allungate, tipiche del maschio.
Il diamante di Gould è un uccello prevalentemente granivoro, che si nutre di tutti i piccoli semi che il forte becco è in grado di spezzare.
Il periodo riproduttivo coincide generalmente con l'inizio della stagione delle piogge, Il nido viene collocato generalmente in una cavità naturale di un tronco d'albero, al suo interno la femmina depone dalle 4 alle 8 uova, che vengono covate da ambedue i genitori per circa 15 giorni.
Alla schiusa i pulli misurano circa 1,5 cm di lunghezza, sono ciechi ed implumi e presentano ai lati della bocca delle caratteristiche escrescenze fluorescenti azzurre che servono a richiamare i genitori per l'imbeccata . La livrea adulta, invece, non viene raggiunta prima dei 3-4 mesi di vita. Sebbene venga riprodotto ed allevato sempre più frequentemente, il diamante di Gould viene tradizionalmente considerato un uccello molto pregiato
Tre sono i fattori che entrano in gioco per creare soggetti sempre più belli e con caratteristiche simili agli standard della specie e cioè:
genetica ambiente ed alimentazione
La genetica costituisce le fondamenta di quello che intendiamo creare. Non la tratterò, in quanto argomento complesso, che non è possibile sintetizzare in poche righe inoltre è una prerogativa dell’ allevatore il quale in base a dei principi e alle sue conoscenze ed esperienze, abbinate ad una buona dose di intuito, lo porterà a formare le coppie migliori per generare ottimi soggetti che, almeno in parte, risulteranno migliori dei genitori Il sistema più utilizzato è quello per compensazione.
Consiste nel formare una coppia nella quale in un soggetto si riscontrano molti preghi ma anche dei difetti in altri punti che nell’altro soggetto non ci sono . Da questi accoppiamenti si avranno soggetti che avranno i difetti dei genitori ed altri solo con i pregi e saranno questi ultimi che si utilizzeranno per i successivi accoppiamenti.
Ambiente ed attrezzatura
E’ importante partire bene cominciando dalla scelta della gabbia, essa deve essere grande a sufficienza per contenere il numero di uccelli che desideriamo e facile da pulire.
Attenzione alle gabbie troppo strette e con una forma che rende la pulizia difficoltosa, scegliere i posatoi della giusta misura e fare attenzione che non vengano posizionati sopra le mangiatoie o beverini onde evitare che questi siano imbrattati dagli escrementi
La gabbia deve avere delle misure ben definite in base alle caratteristiche di volo in senso orizzontale del nostro volatile. Le misure devono essere di almeno 60 cm in lunghezza con i posatoi distanziati il più possibile in modo che gli uccelli possano fare dei brevi voli. Da evitare le gabbie rotonde in quanto non danno dei ponti di riferimento ai volatili.
Nel mio allevamento, dopo un’ attenta osservazione del comportamento in volo, ho deciso di costruire delle gabbie in legno con delle misure che in commercio non trovavo ( sono costruite in modo che le feci non sporchino il legno il quale con periodici trattamenti non mi ha dato mai problemi legati ad acari od altri parassiti) con dimensioni di 70 x 50 h 40 questo permette ai diamanti di gould di fare voli a parabola ritornando sullo stesso posatoio e quindi esercitare dei muscoli che nel tragitto rettilineo non vengono usati.
Particolare delle gabbie che ospitano i riproduttori
Uso dei posatoi in legno di nocciolo, due in alto e due in basso, sfalsati in modo che le feci non imbrattino quelli sottostanti e di vari spessori in modo che anche le zampe vengano esercitate in modo diverso.
Quelli superiori, che sono usati maggiormente, di diametro esatto per le loro zampe mentre quelli inferiori di diametro inferiore. Vengono passati mensilmente con una spugna abrasiva imbevuta di disinfettante e sostituiti due volte all’ anno.
Come mangiatoie uso quelle tradizionali ma conto quanto prima di passare a quelle a “ tramoggia” per numerosi vantaggi: non vengono sporcati con le feci, obbligano i volatili a nutrirsi di tutti i semi per cui si evitano eventuali squilibri alimentari, per mangiare i semi, gli uccelli devono portarli fuori dalla mangiatoia per cui non serve il lavoro di “ soffiatura” inoltre il riempimento è comodo.
Per l’ acqua da bere vanno bene i comuni beverini in plastica, ne esistono di varie dimensioni e vanno scelti in base al numero di uccelli presente. L’ acqua va cambiata giornalmente.
Per il bagnetto, molto gradito specie nel periodo estivo, si usano le comuni vaschette da agganciare all’ esterno della gabbia chiuse sui tre lati per cui gli schizzi non vanno all’ esterno e nemmeno all’ interno dove un aumento di umidità sul fondo sarebbe dannoso e potrebbe causare il proliferare di agenti patogeni. E’ utile aggiungere all’ acqua del bagnetto una piccola quantità di aceto di mele.
Il fondo della gabbia è solitamente separato da una griglia in modo che gli uccelli non possano venire a contatto con i loro escrementi. Sul fondo, si posiziona un foglio di giornale, per agevolare le operazioni di pulizia che devono essere svolte almeno una volta a settimana lo stesso dicasi per mangiatoie, beverini e vaschette per il bagno che settimanalmente andranno disinfettate per prevenire possibili patologie legate alla mancanza di igiene.
Una cosa che indubbiamente sarà fondamentale per la loro salute è la temperatura. Loro stanno bene al caldo. Ho sentito di gente che li tiene, durante l’ inverno a temperature inferiori ai 10°: questo vuol dire costringere i poveri uccelli a rimanere 4 mesi appallottolati e immobili sui posatoi nel tentativo di creare un cuscinetto d’ aria tra le penne in modo da proteggersi in qualche modo dal freddo.
La gabbia quindi deve essere posizionata in un luogo caldo, illuminato, al riparo da correnti aria e sbalzi di temperatura.
Non tenere mai la gabbia in cucina,i fumi emessi dalle padelle antiaderenti potrebbero uccidere i piccoli volatili.
Vi porto un’ esperienza di alloggiamento di diamanti di gould all’ interno di un appartamento riuscita in maniera particolarmente felice.
Un mio amico aveva un mobiletto nel soggiorno di 120x60 sul quale intendeva posizionare un acquario. C’erano però dei problemi difficilmente risolvibili e cioè il fatto che il mobile non avrebbe sopportato il peso, non aveva delle prese di corrente vicine e soprattutto era vicino alla finestra per cui la luce poteva dare dei problemi ( alghe, ecc.) L’ ho consigliato di optare per una piccola voliera in cui mettere i diamanti di gould. Si è costruito una piccola voliera di 120x 60 altezza 70 con dei piccoli accorgimenti per quanto riguarda i posatoi, le mangiatoie, i beverini ed il fondo in modo da ridurre al massimo lo sporco all’ esterno della gabbia. Vi ha introdotto 6 coppie di gould di vari colori e mutazioni, si sono acclimatati benissimo ed ora ha il piacere di vederli volare sotto i propri occhi e di imparare a riconoscere gli atteggiamenti e comportamenti individuali. Sono diventati l’ attrazione principale della casa.
Un po’ più complessa è l’ organizzazione di un allevamento nel quale, il periodo più importante ed atteso, è rappresentato dal momento delle cove. In questo periodo, in modo artificiale, si cerca di ricreare quelle condizioni che in natura favoriscono l’ entrata in estro dei diamanti di gould e sono legate essenzialmente a tre fattori e cioè’: aumento della temperatura, della luminosità ( fotoperiodo) e dell’ alimentazione.
Questo periodo, da noi, va da settembre a febbraio-marzo in coincidenza della primavera australe. E possibile programmare la riproduzione anche in primavera ma insorgono vari problemi primo tra i quali quello legato alla prima muta.
Nel mio locale di allevamento uso per riscaldare un termosifone con il timer impostato sui 20° di giorno e 18 durante la notte. Per l’ illuminazione artificiale uso un dispositivo alba-tramonto con durata della luce di 14 ore giornaliere con lampada per uso ornitologico a spettro solare che rilascia le radiazioni UV che oltre a possedere un’ azione germicida, stimolano la formazione della vit. D indispensabile per l’ assorbimento del calcio. Evita inoltre alla vista degli uccelli lo sfarfallamento della normale luce di 50 Hz in quando emette una frequenza più elevata di 150 Hz
Controllo con un igrometro che l’ umidità rimanga su valori prossimi al 60%.
Altra cosa di vitale importanza, per un allevamento, è l’ aereazione del locale. Ho due aperture controlaterali, una posizionata in basso per far entrare l’ aria pulita ed una in alto per far uscire l’ aria viziata e povera di ossigeno. Entrambe le aperture sono dotate di ventola con temporizzatore per un ricambio dell’ aria completo ogni 40 minuti.
Alimentazione
Un’ alimentazione equilibrata è molto importante per i diamanti di gould in quanto uno squilibrio può portare vari tipi di malattie. Ci sono periodi nel corso dell’ anno in cui il fabbisogno alimentare si differenzia alquanto e questi sono il periodo di riposo e quello della muta ed eventuale cova.
Periodo di riposo
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Grit con una piccola quantità di carbone vegetale, gusci d’ uovo finemente sminuzzati ed eventualmente sali minerali. Sostituire una volta a settimana
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Misto di semi per esotici
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Spighe di panico
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Polivitaminico in gocce da somministrare con l’ acqua per 3 giorni al mese
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Verdure come spinaci, tarassaco, mela, ecc. conviene puntare su un solo alimento in quanto le verdure non sono molto gradite e vanno abituati un po’ alla volta ( io uso solo le foglie di tarassaco ) che contribuiscono a fornire vitamine non di sintesi.
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Osso di seppia che serve sia come apporto di calcio che per il becco
Periodo della muta e riproduzione
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Pastone giallo per un maggiore apporto proteico, normalmente è addizionato con vitamine e sali minerali è utile anche aggiungere farina di cocco in ragione di 2 hg per kg
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Uovo sodo
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Misto semi per esotici con l’ aggiunta di scagliola
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Polivitaminico in gocce da somministrare con l’ acqua 5 giorni ogni 2 settimane
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Osso di seppia
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Verdure
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Spighe di panico
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Grit ( come sopra ) da evitare quando ci sono i piccoli
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Spirulina eventualmente da aggiungere al pastone
Malattie principali
Le patologie che si possono riscontrare più di frequente sono la coccidiosi, l’ acariasi respiratoria e la ritenzione dell’ uovo.
La coccidiosi si manifesta con “l’ impalla mento”, la testa nascosta sotto l’ ala, dimagramento nonostante l’ uccello si nutra più di prima. E’ data da un protozoo saprofita che si trova nell’ intestino con una carica tale da non provocare malattia. In particolari condizioni e cioè in caso di affaticamento, stress, ecc. aumenta la sua virulenza provocando la malattia. La prima cura è la prevenzione, come per le altre patologie, ed è costituita dal rispetto delle norme elencate in precedenza legate all’ ambiente, all’ igiene, ad una dieta equilibrata, evitare situazioni di stress, ecc. Come prevenzione, ultimamente viene usato il foniogold, che è costituito da piccoli semi di origine africana che svolgono una funzione coccidiostatica. Una volta che si manifesta la malattia è necessario ricorrere all’ uso degli antibiotici.
L’ acariasi respiratoria è causata da un acaro che si instaura nelle prime vie respiratorie. La sintomatologia è rappresentata da respirazione difficoltosa con l’ uccello che apre e chiude ritmicamente il becco e stato generale di sofferenza. La terapia è costituita dalla prevenzione ( attenzione a sbalzi di temperatura, correnti d’ aria, ecc.) e come cura viene usato il neoforactil spray e solitamente nel giro di 2-3 giorni il soggetto sta subito meglio.
La ritenzione dell’ uovo è data dalla difficoltà o impossibilità di espulsione dell’ uovo, può capitare specie nei soggetti giovani. La terapia consiste nel fare un impacco caldo- umido a livello della cloaca.